FONDAZIONE E PREMIO PRINCE PIERRE DE MONACO

di Alessandra Luti

MONACO. La Fondazione Prince Pierre è stata istituita il 17 febbraio 1966 da Sua Altezza il Principe Ranieri III, in omaggio alla figura di suo padre (1895 – 1964). Il principe Pierre, nato conte de Polignac nel castello francese di Kerscamp, aveva sposato sua madre, la principessa ereditaria Charlotte, figlia illegittima ma adottiva del principe regnante Luigi II di Monaco e di Marie Juliette Louvet, nel 1920, ma il loro matrimonio fini’ in un divorzio dieci anni dopo. Nel 1944 Charlotte, la cui serie di scandali finanziari aveva purtroppo pesantemente dilapidato le finanze statali, abdico’ ai suoi diritti alla corona in favore del figlio ventunenne Ranieri, rendendolo così principe ereditario di Luigi II. (1870-1949). Ranieri (1923- 2005) resse il Principato di Monaco per quasi 56 anni, il che lo rese uno dei regnanti da più tempo sul loro trono della storia europea. E’ noto come la sua figura di principe regnante dopo la morte del nonno Luigi II, risultò fondamentale per lo sviluppo del moderno Principato di Monaco, ed e’ altrettanto noto come l’ unione con la bellissima attrice americana Grace Kelly, che venne descritta dai media come “il matrimonio del secolo”, registrato dalla MGM Studios e trasmesso in televisione con oltre 30 milioni di spettatori in tutto il mondo, fece di Monte-Carlo una vetrina mondiale. Fino alla sua morte avvenuta nel 1982 in un tragico incidente stradale, Ranieri considero’ Grace  non solo la propria partner nella vita privata, ma anche una saggia consigliera al governo. Nel tempo, Ranieri rese Monaco un centro finanziario-commerciale, un luogo di opportunità di sviluppo edilizio, nonché un’attrazione turistica internazionale. Oltre a coordinare riforme sostanziali nella costituzione monegasca, questo grande sovrano seppe trasformare l’economia del Principato, traghettandolo dalla tradizionale nomea di paradiso fiscale basato su scommesse e casinò, a luogo culturale di importanza internazionale. Un percorso culturale che nel 1966 il principe volle riconoscere iniziato in particolar modo da suo padre, grande mecenate della letteratura e delle arti. Pierre apparteneva a un ramo cadetto del Casato di Polignac, una delle famiglie nobili di Francia fin dal XII secolo, che fu resa ducato nel 1780, essendo alla corte di Versailles Yolande de Polastron, duchessa di Polignac, la favorita di Maria Antonietta. Pierre era il quarto figlio e il il più giovane del conte Maxence Melchior Edouard Marie Louis de Polignac (1857–1936) e di sua moglie di origine messicana, Susana Mariana Estefanía Francisca de Paula del Corazón de Jesús de la Torre y Mier (1858–1913). Veterano della prima guerra mondiale, in Francia aveva fraternizzato nei circoli sociali artistici, diventando un buon amico di Marcel Proust e Jean Cocteau. Era divenuto suddito del Principe Sovrano di Monaco per Ordinanza Sovrana Monegasca il 29 febbraio 1920, essendo a quel tempo fidanzato della principessa Charlotte , che sposò civilmente il 19 marzo e religiosamente il 20 marzo 1920, a Monaco. Per garantire che la sua discendenza dinastica portasse il cognome di Grimaldi in conformità con l’articolo I del diritto interno di Monaco, con ordinanza monegasca emessa il 18 marzo 1920, il giorno prima delle nozze, Pierre cambiò cognome e stemma in quelli portati dalla Casa dei Grimaldi. A partire dalla data del matrimonio religioso la corte di Monaco lo definì, jure uxoris, duca di Valentinois, titolo che era stato conferito alla moglie come erede presunta il 20 maggio 1919. Pierre rimase inoltre successore del titolo francese Duca di Polignac, così come i suoi legittimi discendenti in linea maschile. La coppia principesca si dedico’ fin da subito a promuovere la vita artistica del Principato come mecenati delle arti; sponsorizzando finanziariamente Serge Diaghilev e la sua compagnia di ballo, i Ballets Russes, Pierre e Charlotte erano certi di aumentare il prestigio internazionale del principato. Infatti, nel 1922 la Société des bains de mer de Monaco (SBM), la società della famiglia Blanc autorizzata a gestire i casinò di Monaco, stipulò un contratto con l’impresario e i suoi ballerini creando cosi’ il corpo di ballo residente di Monte-Carlo. Nel 1924 il Principe Pierre fondò a Monaco la Conference Society, che ricevette tra i suoi primi relatori Paul Valery, Darius Milhaud, Joseph Kessel e Sacha Guitry. Nel 1926 Pierre chiese all’addetto stampa Elsa Maxwell di migliorare l’immagine del principato, conducendo una sottile operazione mediatica al fine di trasformare la reputazione del principato da quella di un sito “interno” di tavoli da gioco fantasiosi e ristorazione di mezzanotte per adulti facoltosi a un luogo all’aperto orientato alla famiglia, che offre spaziose cabine sulla spiaggia, un campo da golf, un circo e, last but not least nel 1929, il primo Gran Premio di Monaco. Fu Pierre a persuadere suo suocero il Principe Luigi II a consentire che le strade di Monaco venissero convertite ogni anno in un circuito automobilistico adatto all’evento. I loro rapporti erano evidentemente molto buoni, ma quando il principe Pierre e la principessa Charlotte si separarono nel 1930 a Parigi, il gossip dei media sul caso intitolato “”Princesse héréditaire Grimaldi de Monaco vs/ Prince Pierre Grimaldi de Polignac” fece infuriare il Principe Luigi, che riteneva Pierre responsabile del naufragio del matrimonio di sua figlia. Dopo il divorzio ufficiale che avvenne nel 1933, il Principe Pierre visse a Parigi, ricevendo comunque da Monaco una rendita di 500.000 franchi all’anno. La rivista Life nel 1947 descrisse il principe Pierre come “un gentiluomo snello ed aggraziato, che porta il suo cappotto a mantella sulle spalle. I suoi modi sono squisiti; la sua voce così morbida,  da essere praticamente impercettibile”. Il principe Pierre morì a Parigi, il 10 novembre 1964, ma fu sepolto a Monaco nell’antica cappella de “La Paix” nei giardini del Rocher che aveva tanto amato. Dopo la successione di Sua Altezza il Principe Ranieri III nel 1949, il Principe Pierre fu, per suo figlio, un saggio consigliere per la letteratura e le arti. Nel 1951 fu fondato un Consiglio letterario che raggruppava, insieme ai membri dell’Accademia di Francia e dell’Accademia Goncourt, scrittori stranieri di lingua francese, e il primo Premio Letterario Rainier III ricompensò l’opera francese dello scrittore americano Julien Green. Allo stesso modo, il Premio per la musica Rainier III, istituito nel 1960, incoraggiava le composizioni musicali. Nel 1957 Prince Pierre assunse anche la Presidenza della Commissione Nazionale dell’UNESCO e del Comitato Olimpico Monegasco. Con legge del 17 febbraio 1966 SAS il Principe Ranieri III volle onorare la memoria del padre unendo i due premi letterario e musicale in un’unica fondazione, che oggi e’ presieduta da Sua Altezza Reale la Principessa Carolina di Hannover, alla quale nel 1960 il principe Pierre aveva intitolata la sua ultima impresa,  una biblioteca per accogliere i giovani lettori. La Fondazione Prince Pierre si propone di promuovere l’arte contemporanea. Ogni anno, SAS Il Principe Sovrano presenta premi su proposta di tre giurie, letteraria, musicale e artistica, composte da figure di fama internazionale. Tre giorni orsono, il 20 luglio, La Fondazione Prince Pierre di Monaco ha presentato le due opere selezionate dall’Arts Council per il Premio Internazionale d’Arte Contemporanea (PIAC) 2022. La vincitrice finale del Premio riceverà 75.000 euro. Sono stati selezionate per il Premio Internazionale d’Arte Contemporanea 2022 due donne, la regista Nguyen Trinh Thi per How to Improve the World (2020), nominata da Zoe Butt, e Christine Sun Kim per la sua interpretazione di The Star-Spangled Banner (2020), nominata da David Horvitz. Per il PIAC 2022 ogni membro dell’Arts Council ha suggerito dei “mecenati”, che sono stati consultati a nominare l’opera che, a loro avviso, è stata la più compiuta e rappresentativa dei due anni precedenti l’assegnazione del Premio. Inoltre, per la prima volta quest’anno è stata lanciata l’assegnazione di un assegno di ricerca. L’obiettivo di questa borsa di studio è sostenere un artista, un’istituzione, un collettivo o uno storico dell’arte con un progetto di ricerca in corso o futuro connesso al bacino del Mediterraneo. Proposto dall’Arts Council, questo premio triennale non prevede la presentazione di alcuna domanda e prevede un finanziamento di 10.000 euro. Nella foto di copertina, la vetrina della Bibliothèque Caroline, intitolata alla Principessa dal nonno Principe Pierre di Monaco nel lontano 1960, a tuttoggi esistente e molto frequentata anche come ludoteca.

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