LA MOSTRA DEL FOTOGRAFO JULIEN SPIEWAK “MONACO-DOLCEACQUA 500”

Di Katia Ferrante

MONACO-DOLCEACQUA. Del gemellaggio che avverra’ il prossimo autunno se ne parlava da quasi tre anni, ossia da quando il sindaco di Monaco, Georges Marsan, e il sindaco di Dolceacqua, Fulvio Gazzola, furono ricevuti a Palazzo da Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco, al quale  consegnarono una lettera concernente la volontà di sottoscrivere il gemellaggio tra le due comunità, il 3 novembre 2023. Una data scelta con cura, in quanto proprio quel giorno decorreranno i 500 anni dalla sottoscrizione del patto di fedeltà firmato dai rappresentanti del Comune di Dolceacqua nei confronti della famiglia Grimaldi di Monaco. Il fatto storico è documentato dal cartiglio originale che si trova negli archivi storici del Palais Princier, ma è possibile vederne una copia digitale all’interno della Sala Multimediale “Doria e Grimaldi” nel Castello dei Doria di Dolceacqua. I Grimaldi e i Doria erano due famiglie genovesi che si contendevano il possesso della Rocca di Monaco e il suo porto fin dagli anni attorno al 1300. Una storia che sembro’ poter finire senza spargimenti di sangue quando, alla fine del 1400, i contendenti   decisero  di sedare i loro dissidi attraverso nozze politicamente “arrangiate”, come succedeva sovente nelle dinastie europee  Nel 1491, infatti, Lucien I Grimaldi di Monaco impose a sua sorella Francesca l’unione con  Luca Doria, signore di Dolceacqua. I due sposi vissero il tempo di  avere sei figli, poi Luca mori’ nel 1500 non ancora trentenne,  lasciando il governo a Francesca, e inviando a Genova il primogenito Bartolomeo a completare la sua educazione, anche militare. Da qui in poi, fino al 1523, notizie discordanti attribuiscono in parte all’ammiraglio Andrea Doria l’idea di assassinare Luciano I di Monaco. Gli interessi di Andrea e di Bartolomeo coincidevano: ad Andrea interessava poter disporre del porto di Monaco, mentre per Bartolomeo era l’occasione di vendicare privati rancori e di estendere sulla prestigiosa Monaco la propria signoria, giustificando l’operazione come atto di giustizia nei confronti dei defraudati diritti della cugina, Maria di Vinol, figlia di Giovanni II, che Luciano aveva a sua volta assassinato. L’azione delittuosa che si svolse a tradimento nella Rocca di Monaco genero’ la rivolta dei monegaschi, sicche’ Bartolomeo Doria dovette fuggire in altri stati europei, dove la sua condotta fu da tutti condannata, e infine scomparve. Giustizia fatta, e placati gli animi anche grazie al fratello di Luciano, Agostino Grimaldi, vescovo di Grasse e nuovo signore di Monaco, i fiduciari dei Doria di Dolcecqua prestarono giuramento di fedeltà a Monaco nel Giardino degli Aranci del Palazzo Grimaldi di Monaco, il 3 novembre 1523. Tornando all’attualita’, S.A.S. Alberto II e il Sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola, hanno confermato di gemellare il prossimo novembre i loro rispettivi Comuni, l’attuale Principato di Monaco e  l’antico Marchesato di Dolceacqua, con un programma che si svolgerà nel ponente ligure in provincia di Imperia, in uno dei borghi più belli d’Italia già molto amato dal turismo internazionale. L’annuncio fatto ha consentito alle due amministrazioni di organizzare dei gruppi di lavoro che coinvolgeranno non solo le varie autorità preposte, sia monegasche che italiane, ma anche le associazioni e le comunità. Il programma del mese di agosto sarà vario e ricco di iniziative culturali e sportive; in questo articolo ve ne diamo un anticipo con un reportage sull’interessante mostra fotografica del maestro Julien Spiewak al Castello dei Doria, dall´emblematico titolo ´´Monaco-Dolceacqua 500”. Aperta da Alberto di Monaco e dall´eclettico Sindaco di Dolceacqua Gazzola il 23 maggio scorso, questa bellissima esposizione sarà visitabile tutta l’estate, fino al 3 settembre 2023.All’inaugurazione, il primo intervento é stato quello del sindaco, che ha detto: “Il Principe di Monaco ha voluto offrire alla nostra cittadina quest´importante mostra che rappresenta, tra l´altro, l´ufficialitá dell´incontro tra il Palazzo del Principe e Dolceacqua, a proposito di come sarà organizzato il Gemellaggio del 3 novembre prossimo tra le nostre due realtá socio-economiche e turistiche´´. George Marsan, il Sindaco di Monaco, ha spiegato invece come verrá realizzato il gemellaggio tra Dolceacqua e Monaco.´´Oltre a ció che ha detto il sindaco Gazzola, vi confermo che organizzeremo grandi eventi, che saranno ambientati nell’incantevole cornice del Castello dei Doria di Dolceacqua, e che avranno carattere sia culturale che sportivo. Da qui al 3 novembre, giorno, appunto, del gemellaggio, miglioreremo anche la nostra collaborazione, che andrà avanti per molto tempo ancora. Noi siamo gemellati con altre città, in Belgio e in Francia, ma vista l’importante presenza italiana a Monaco, è fondamentale avere in previsione questo gemellaggio con Dolceacqua. Senza dimenticare oltretutto che l’origine dei monegaschi è genovese: quindi oggi ci sentiamo quasi nella nostra città natale”. Come si diceva all´inizio, questa esposizione offre lo spunto per un collegamento tra i due Comuni grazie alle fotografie del maestro Julien Spiewak, scattate al Palais Princier di Monaco e in alcuni interni particolarmente suggestivi di Dolceacqua, nelle quali l’artista ha sapientemente collocato figurazioni umane, perfettamente fuse con l’ambiente circostante fino a formare un’ opera d’arte. “È un grande onore che il Principe Alberto abbia voluto, non solo offrirci questa mostra, già ospitate nelle stanze del  Palazzo del Principe nelle scorse settimane, – ha poi concluso il Sindaco Gazzola – ma anche essere presente personalmente a questa inaugurazione dell’ esposizione che fará parte degli eventi collegati al gemellaggio, a testimonianza del fatto che tra i due comuni esiste una storia di 500 Anni condivisi nel passato, ma è soprattutto il segnale di una collaborazione e di una reciproca stima che continuano nel presente”. Il curatore della mostraAldo Agruiha aggiunto: “E’ sicuramente atipico per una location come quella del Castello di Dolceacqua, presentare una esposizione fotografica, in quanto non è pensato per una mostra. Comunque si vedranno 25 foto di un giovane artista francese molto particolari, perché vi si sono inserite, oltre a mobili classici e antichi, anche frammenti di nudo. Questo permette una visione più intima dell’oggetto, che si fonde con il corpo. Una cosa particolare, ma piacevole. Questa è la prima mostra in previsione del gemellaggio ed è un primo passo per far capire l’amicizia e la complicità tra i due luoghi”. Rivolgendosi poi al Principe, Aldo Agrui cosi’ concludeva:´´Monseigneur, oggi siamo riuniti attorno a Lei e ai sindaci di Monaco e Dolceacqua per questa bella occasione, nella quale Julien Spiewak, che ama proporre nelle sue opere una sua visione intima delle forme classiche create, ci fa vedere forme nuove che hanno subito sottili mutamenti. Egli infatti trasforma l’oggetto con la presenza – a volte inaspettata, a volte auspicata – di frammenti di corpi nudi, distogliendo così lo sguardo dall’oggetto stesso per dargli un’altra vita, un’altra possibilità di esistere ai nostri occhi. Con ´´Monaco-Dolceacqua 500”, Julien offre l’opportunità di scoprire una storia incrociata tra Monaco e Dolceacqua da un’altra angolazione piú intima, che cambia i codici in cui corpi e gli oggetti si fondono: l´immagine dell’artista distorce la realtà, cattura le forme e le evidenzia attraverso una sottile fusione di emozioni e intelletto, offrendoci cosi un accostamento originale e quanto meno insolito dei legami amichevoli che Monaco e Dolceacqua intessono da mezzo millennio´´. Dal 2003, Julien Spiewak ha al suo attivo piu’ di 20 personali e altrettante collettive; sue opere si trovano sia in collezioni private e museali, in particolare presso il Musée de la Chasse et de la Nation e al Musée de la Vie romantique di Parigi, al Museum de Arte do Rio (MAR) a Rio in Brasile, in Olanda al  Museum Van Loon di Amsterdam e in South Korea nella Arario collection e nel The Museum of Photography di Seoul.

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