LA SCIENZA C’INSEGNA A CONDIVIDERE LE EMOZIONI

Di Ilio Masprone – Editore – Cavaliere del Principato di Monaco per meriti culturali

MONACO. Cari lettori, credo siamo tutti d’accordo che mai come in questo fine d’anno 2023 sia facile perdere la testa. Mai come oggi, nel frastuono delle notizie che ci giungono dal mondo sempre più complesso dei media tradizionali e del social, siamo soggetti a perderci in stati emozionali negativi, fino a farne risentire al nostro organismo. Il mondo si divide in egoisti e filantropi, e chi vuole il bene proprio quanto quello del prossimo, in questa incertezza globale può provare forti emozioni. Sappiamo tutti che esiste un’ impostante connessione tra i nostri sentimenti e il nostro stato fisico di benessere: questa relazione emozione-corpo è un fondamentale argomento di studio psicologico. La scienza enumera manifestazioni emotive “primarie” naturali, normali e salutari, come ridere, piangere o urlare. E ci insegna che alcune emozioni “negative”, quali tristezza e paura, non sono cattive; in realtà sono reazioni progettate per aiutarci a reagire in modo appropriato, buone e salutari, quindi, a reggere situazioni negative. Tuttavia, sono spiacevoli, e per questo motivo noi tendiamo a considerarle negative. Le sensazioni fisiche che accompagnano le emozioni che proviamo ci dicono che dobbiamo agire per ristabilire l’equilibrio. Prendiamo la tristezza, normale reazione a una perdita di qualsiasi tipo e in particolare una delle principali emozioni di un lutto:  il mezzo migliore per combatterla è confidarci, esprimerci e, ovviamente, piangere. Non dobbiamo vergognarcene, perché quanto più il nostro pianto è profondo e vocale, tanto più ci libera, e questo anche se, a tante persone,  piangere sembra una cosa bambinesca, da tenersi dentro. Tra guerre, immigrazione incontrollata e malattie pandemiche sempre in agguato, un altro sentimento che molti di noi non riescono a reprimere, è la paura.  Ma questa non è così negativa come può sembrare, perché è una risposta che ci avverte che siamo in pericolo, mobilita l’energia necessaria per poter affrontare la minaccia e decidere di comportarci come il cerbiatto minacciato da un leone, con la massima inglese delle tre effe: “Fight, Flee, or Freeze” ossia combattere, fuggire o bloccarci. Qui la scienza ci informa che dobbiamo sempre combattere, e in generale ci insegna che il mezzo migliore di elaborare i nostri sentimenti dando loro uno sbocco sano è condividerli con gli altri. È anche un modo per dimostrare la nostra fiducia nel sostegno che la nostra famiglia e i nostri amici ci offrono. Le relazioni basate sull’amore autentico e sull’amicizia, in cui siamo onesti e aperti su chi siamo e cosa proviamo, sono un mezzo efficace per proteggere la nostra salute emotiva e quindi fisica. Queste considerazioni mi paiono la buona  occasione per augurare felicità, salute e armonia alle nostre famiglie. Buon Natale e Felice Anno 2024!

2005 – Consegna della medaglia di cavalierato a Ilio Masprone per meriti culturali
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