GLI ANTICHI FEUDI DEI GRIMALDI DI MONACO – 150 SITI STORICI

di Eleonora Pedron

MONACO. Come ogni discendente di casa regnante, l’allora principe ereditario Alberto di Monaco fece il  suo “grand tour” in Europa dopo la laurea, nel 1979; nel 1982, dopo la tragica morte di sua madre la principessa Grace, il padre Ranieri III iniziò a investirlo di sempre più incarichi, tra i quali la promozione culturale e turistica del piccolo stato, ciò che a quel fine lo condusse ad effettuare molti viaggi e visite interessanti in Europa e nel resto del mondo. Dopo aver seguito le orme del suo avo, il principe scienziato ed esploratore Alberto I di Monaco, ed essere divenuto il primo regnante ad aver raggiunto entrambi i Poli, l’Artide nel 2006 e l’Antartide nel 2009, dal 2011 S.A.S. Albert II s’incaricòdivisitare assiduamente e in maniera regolare gli antichi feudi francesi e italiani della famiglia Grimaldi, fino ad approvare il lancio ufficiale dei “Siti Storici dei Grimaldi di Monaco”, che si tenne il 10 luglio 2015 nel Palace Carnolès a Mentone. Promossa da Jean-Claude Guibal, Vice Sindaco di Mentone e Presidente del Groupe d’Amitié France-Monaco de l’Assemblée Nationale, l’Associazione  intese creare una rete, oggi ricca di più di 150 comuni, che associasse i vecchi feudi dei Grimaldi ricchi di cultura e tradizione sia in Francia sia in Italia, collegandoli tra loro con un percorso capace di  mantenere forte il legame storico con l’antichissima dinastia dei Grimaldi. La nostra cronistoria riguardante alcuni dei molti luoghi visitati dal Principe Alberto di Monaco inizia il nel mese di  settembre 2015, in occasione del  300° anniversario dell’Alleanza tra il Casato dei Grimaldi e il Casato dei Matignon; nel 2012, Sua Altezza Serenissima si era già recato in Normandia per visitare i feudi risultanti dalle nozze, firmate e sottoscritte a Versailles il 5 settembre 1715, tra la principessa Louise-Hippolyte di Monaco (1697-1731) con Jacques IV di Matignon (1689-1751), divenuto Principe di Monaco dal 1731 al 1733 con il nome di Jacques I. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio del 19 settembre 2015, il Principe fu accolto a Parigi all’ Hôtel de Matignon, che fu la residenza parigina dei principi di Monaco per tutto il XVIII secolo; la Monnaie de Paris, che conia le monete in euro  per conto di Monaco, festeggio’ la visita principesca con l’emissione di un francobollo monegasco, visibile nel Musée des Timbres et des Monnaies di Monaco, rappresentante l’Hôtel de Matignon (E’ interessante annotare che solo nel XIX secolo la parola francese Hôtel divenne il termine internazionale di grande albergo, mentre nel suo significato originario indicava il palazzo di citta’ delle famiglie gentilizie). La seconda importante visita avvenne in Italia il 3 ottobre di quello stesso anno 2015, quando la storia comune dei Doria di Dolceacqua e dei Grimaldi di Monaco fu sigillata dalla prima visita ufficiale del sovrano monegasco a Dolceacqua, villaggio ligureche fu poi promosso sito storico nel 2020. Nel giorno del Patrimonio a Monaco, il 18 ottobre 2015, gli Archivi del Palais presentarono una mostra dal titolo “Le Collezioni dei principi di Monaco nei secoli XVII e XVIII nell’Hôtel Matignon” e un mese  dopo, il 19 novembre 2015, giorno della festa nazionale di Monaco, vari comuni storici del vicinato furono invitati a issare la bandiera monegasca, tra i quali, fin dalla primavera del 2016 il borgo occitano Mur-de-Barrez cominciò ad ospitare eventi popolari con il sostegno del governo principesco, come il tour ciclistico e la passeggiata a cavallo Mur-de-Barrez – Principato di Monaco. Antica piazzaforte della contea del Carladez e feudo dei principi di Monaco fra il 1643 e il 1791, Mur-de-Barrez custodisce diverse testimonianze architettoniche del suo ricco passato, quali l’antica torre Porta Monaco, emblema della città. Fino alla Rivoluzione francese, sotto l’amministrazione dei Principi di Monaco il territorio conobbe un lungo periodo di pace e di prosperità. Al principio dell’estate, il 6 e il 7 giugno 2016, il Principe Sovrano si è recato in Borgogna-Franca Contea, nel territorio di Belfort. Nel 1777, la Mazzarina Louise Félicité Victoire, ultima contessa di Belfort, sposò Honoré Charles Maurice Grimaldi, duca del Valentinois, poi principe di Monaco: fu quindi attraverso lei che la proprietà dei Mazzarini in Alsazia passò ai Grimaldi. La donazione del 1659 fu annullata dall’Assemblea Legislativa nel 1791. Oggi il principe Alberto II di Monaco detiene molti titoli, tra i quali duca di Mazzarino e a titolo onorifico Conte di Belfort e Rosemont. Da est a ovest, un mese dopo, il 4 luglio 2016, il sovrano di Monaco ha dato il via alla terza tappa del Tour de France da Granville, cittadina normanna costruita dagli inglesi nel XV secolo durante la Guerra dei cent’anni. Granville ha angoli dai magnifici panorami, come la Pointe du Roc, da cui la città ha ereditato il soprannome di Monaco del Nord, in quanto il promontorio roccioso ricorda quello della sua controparte monegasca. Dalla Manica al Mediterraneo, tra il 17 e il 18 settembre 2016 il Sovrano ha inaugurato la mostra “La Saga Grimaldi di Beuil” nella Cappella dei Penitenti a Beuil, porta del parco nazionale del Mercantour nelle Alpi Marittime. Abitata fin dall’epoca gallo-romana, nel Medioevo Beuil fu terra di molte battaglie, in particolare durante l’era dei Grimaldi. Pochi chilometri al di là della frontiera francese invece, il 31 maggio 2017 si è svolta nel castello di Dolceacqua l’inaugurazione di una sala multimediale sui Grimaldi e i Doria. “Questa mostra – ha detto Fulvio Gazzola sindaco di Dolceacqua desidera ringraziare la famiglia Grimaldi, il Principato e i monegaschi. I governi di Monaco e Dolceacqua hanno una politica globale attentamente pianificata che ritiene il patrimonio storico una priorità”. Le celebrazioni dell’Associazione dei Siti storici Grimaldi di Monaco sono continuate il 3 e il 5 luglio 2017, quando il Principe Sovrano ha visitato alcuni feudi del sud-ovest della Francia, come Duras e Bordeaux. In Provenza, intanto, il 9 luglio 2017 ebbe luogo la terza riunione del gruppo “La Barézienne” di Mur-de-Barrez et l’evento “Les enfants d’Aramon-Festijaires” da Les Baux de Provence-Aramon a Carladès. Un evento  commovente è avvenuto il 26 settembre 2017, durante la visita ufficiale del Principe Alberto a Grasse: sulle tracce di sua madre, il sovrano di Monaco ha inaugurato il “Giardino delle rose”, piantato in omaggio alla principessa Grace nel Musée d’Art et d’Histoire de Provence (MAHP). Fu qui che sua madre trascorse una serata nel gennaio del 1964, presiedendo il Primo Festival letterario. “Ringrazio per il vostro caloroso benvenuto in questa città, dove due membri della mia famiglia si sono succeduti nel governo” –  ha dichiarato il Sovrano Monaco – “Sono felice di essere qui e di inaugurare il parterre di rose. A proposito di questo bellissimo tributo a mia madre, lasciatemi citare le sue parole su questo fiore: “Cos’ha di così speciale una rosa, che ne fa molto più di un fiore? È forse la gioia che ogni volta ci dà.” Sul piazzale di Notre Dame du Puy, il Sovrano ha visitato il monumento religioso nel quale i suoi antenati, vescovi di Grasse, hanno officiato nel Medioevo. Molto disponibile, il principe ha avuto il tempo di stringere molte mani e di posare in alcune belle foto. Lo stesso bagno di folla è avvenuto anche in Italia, dove le città di Santa Caterina, Villarmosa, Modica e Mazzarino ricorderanno per sempre la visita amichevole dovuta alle motivazioni storiche e ambientali del Principe Sovrano, che si è svolta dal 9 all’11 ottobre 2017.In ognuna di queste città, di cui S.A.S. il Principe Albert II è stato nominato cittadino onorario, è stato accolto con entusiastico fervore dalle centinaia di persone giunte a incontrarlo. A Modica, dove un Augustin Grimaldi si trasferì nel  XVI secolo, il Principe Sovrano ha visitato la Fondazione Grimaldi, che sostiene iniziative culturali e sociali per la gioventù e promuove la ricerca scientifica. S.A.S. il principe ha visitato diversi siti e monumenti con gli emblemi in rosso e bianco e argento e rosso, che attestano le radici comuni degli antenati dei Grimaldi in Sicilia, ed ha incoraggiato le città siciliane ad aderire all’”Association des Sites Historiques Grimaldi de Monaco”, come è stato per Antibes, città costiera poco distante da Monaco, nominata sito storico il 30 marzo 2018. Il 18 aprile 2018, ha avuto luogo alla presenza di S.A.S. Il principe Alberto II l’inaugurazione a Mentone dell’installazione della prima targa di identificazione Siti Storici Grimaldi, ciò che ha rafforzato i legami tra le due città. Il 23 e 24 giugno 2018, si è svolto nella Place du Palais di Monaco il  “1°Incontro dei siti storici Grimaldi di Monaco”. Durante questi due giorni sono stati onorati il ​​Marchesato di Baux e la Contea di Carladès, di cui portano il titolo il Principe Ereditario Jacques e la Principessa Gabriella, nonché la città di Mentone, che per cinque secoli ha fatto parte del Principato. Per l’occasione, accompagnato da SAS il Principe Alberto II e da SAS la Principessa Charlène, il Principe Ereditario Jacques ha indossato il costume tradizionale di Baux-de-Provence e la Principessa Gabriella, il costume tradizionale di La Barrézienne. Nel giugno 2019, il principe si é recato a Saint Lô, per celebrare lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944 e la liberazione da parte degli americani, che affrontarono grandi difficoltà per riconquistare la città. Importante nodo stradale e ferroviario, poté essere liberato solo il 18 luglio 1944. Essendo stato nei territori della Manica già molte altre volte, l’attaccamento del Principe Alberto II ai suoi cugini normanni può essere spiegato dai titoli che la famiglia principesca di Monaco ha ereditato nel XVIII secolo da quel Jacques de Matignon che abbiamo già ricordato per le sue nozze con l’ultima erede del Principato di Monaco. Jacques de Matignon era conte di Torigni, barone di Saint-Lô, della Luthumière e d’Hambye e duca d’Estouteville, oltre  a possedere terre in Normandia e in Bretagna. L’ultima visita in Italia di S.A.S.Principe Alberto II di Monacoprima dell’esplosione della pandemia é avvenuto il 28 ottobre 2019 nella citta’ dei Fiori, Sanremo, Membro Antico del Primo Collegio dell’Associazione Siti storici Grimaldi di Monaco. Il legame con i Principi Monegaschi dura dal XVI secolo, quando Luisa Maria Teresa Grimaldi, (Monaco 1662-Sanremo 1741), figlia del Principe Luigi I di Monaco, il 25 marzo 1707 entra nel Convento della Visitazione, posto a levante del torrente S. Francesco, lungo la strada romana (attuale Piazza Colombo), divenendo nel 1709 Badessa dello stesso. In quanto agli “Incontri” nella piazza del Palazzo del Principe, dopo il “2° incontro”  del 22 e 23 giugno 2019 con il Pays de Matignon, il Valentinois, il comune di Roquebrune-Cap-Martin e Dolceacqua a Monaco, si è avuta la lunga sosta dovuta alla pandemia da Coronavirus, durata fino al 4 e 5 giugno 2022, quando il pubblico fu invitato al “3° Incontro dei Siti Storici Grimaldi di Monaco”. La manifestazione fu festeggiata da tre dipartimenti e da 14 Comuni francesi; per il territorio di Belfort: Belfort e Giromagny; per le Alpi Marittime: Cagnes-sur- Mer, La Turbie, Antibes-Juan-les-Pins, Puget-Théniers e Peille; per la Manica: Saint-Lô, Hambye, Torigny-les-Villes, Granville, Moyon, Percy-en-Normandie e Cherbourg. Ed eccoci  giunti al 2023 quando, sabato 10 e domenica 11 giugno 2023, ha avuto luogo “il 4° Incontro dei Siti Storici Grimaldi di Monaco” nella piazza del Palazzo dei Principi a Monaco. Sei dipartimenti i protagonisti, con 11 comuni partecipanti: l’Alto Reno con i comuni di Issenheim, Altkirch, Thann, Ferrette e Feldbach; Lot-et-Garonne con Duras; Deux-Sèvres con Parthenay;i Pirenei Orientali con Prats-de-Mollo;le Alpi Marittime con Grasse e Saint-Honorat de Lérins, e l’ Alta Corsica con Lucciana.Il 26 giugno scorso, il Principe Alberto II di Monaco ebbe modo di visitare Livorno Ferraris, cittadina piemontese dove nel Seicento visse un antenato di Sua Altezza Serenissima, eche fa parte dell’Associazione dal 24 marzo 2023. Lo stesso 26 giugno, un’ importante visita ufficiale fu quella avvenuta nell’hinterland torinese a Pianezza, sito Grimaldi dal 2020, dove Alberto II ha scoperto una targa come quella di Mentone all’ingresso della città, ed una commemorativa nel Palazzo Municipale a ricordo della giornata. S.A.S. il principe ha visitato altri luoghi nelle vicinanze,  come la  Pieve di San Pietro, monumento nazionale del XII secolo, fondato dagli abati Bremetensi e già della Novalesa e il Santuario di San Pancrazio. “Pianezza – ha detto il sindaco Antonio Castello ha vissuto un momento di grande festa: è infatti la prima volta che la nostra cittadina riceve la visita di un Capo di Stato”. Il 3 ott 2023 Alberto II ha visitato Taurianova in provincia di Reggio Calabria, per la prima tappa del suo tour nella Piana di Gioia Tauro. Dopo aver scoperto una targa che ricorda la visita nella città già “feudo della famiglia Grimaldi”, il principe e le autorità hanno tenuto gli interventi di rito e di saluto, preceduti dall’inno monegasco e da quello italiano. Il principe ha poi ricevuto la cittadinanza onoraria taurianovese. Pur essendo stato molte volte nel sud d’Italia e in particolare in Calabria, il principe ha detto: “Non ero mai stato a Taurianova e sono felice di essere qui per rendere omaggio a un passato comune. Ho apprezzato la vostra accoglienza e le bellezze della vostra terra. Anche se la mia famiglia ha origini genovesi, vanta anche legami storici con alcuni territori dell’Italia Meridionale. Ed io sono qui proprio per rinverdire quegli antichi rapporti”. Tornato a Monaco dal sud’Italia, pochi giorni dopo, il 9 ottobre, il Principe Alberto ha partecipato alla cerimonia di ingresso di Olivetta San Michele nei Siti storici dei Grimaldi. Il legame con Monaco del piccolo centro della val Roya nacque il 22 dicembre 1500 con le “lex patenti” del re di Francia Luigi XII, decreti reali che assegnarono a Giovanni II Grimaldi di Monaco il castello e il territorio di Piena – o Penna -, di cui faceva parte anche Olivetta San Michele. Successivamente, nel 1526, il territorio fu assegnato al signore di Monaco, il vescovo di Grasse Agostino Grimaldi. Dal 1947, Piena e Libre sono passati alla Francia, ma fino al 1946 erano parte di un territorio unico con Olivetta San Michele, Fanghetto, San Michele, Piena e Libre. “I sentieri della storia sono talvolta impenetrabili e complessi.” ha detto nel suo discorso il principe Alberto – Un territorio che visse all’unisono per diversi secoli, sotto l’alta protezione del castello di Penna, oggi si ritrova separato, non solo da un confine comunale, ma dal limite di due Stati. Ansioso, in una visione a lungo termine, di riannodare la catena che il tempo potrebbe aver spezzato, non potevo visitare Piène-Haute – oggi frazione del comune di Breil, situata in Francia – e non venire, nello stesso tempo, da voi, a Olivetta San Michele, dall’altra parte del confine. Il destino delle due comunità, Olivetta e Piena, che ho il piacere di visitare questa mattina, nell’ambito dei miei consueti viaggi nei siti storici della mia famiglia e del Principato, ne è un buon esempio. Questa antica comunità di Piena è ovviamente quella citata in diversi documenti, conservati ancora oggi nell’archivio del Palazzo Principesco.Infine, il gemellaggio del 3 novembre 2023 tra Monaco e Dolceacqua ha avuto lo scopo di rafforzare un legame di solidarietà  e di una storica data anniversaria di 500 anni, poiché era il 3 novembre 1523 che nel Giardino degli Aranci di Palazzo Grimaldi avvenne il giuramento dei fiduciari di Dolceacqua, Apricale, Isolabona e Perinaldo di Monaco alla presenza di Agostino Grimaldi, vescovo di Grasse e signore di Monaco.

Oltre alla memoria puramente storica e culturale con la dinastia Grimaldi, non va dimenticato l’importantissimo e ricco patrimonio enogastronomico e artigianale di tutti questi antichi “feudi”. Lato cibarie, basti pensare alla “socca” nizzarda e all’omologa “farinata genovese”; tra i formaggi, il Blu del Moncenisio e il Bleu de Bresse, dovuto all’immigrazione italiana nella regione di Lione, e molto simile al Gorgonzola; per la  medesima attenzione, anche di Monaco, dell’utilizzo ottimale delle risorse marine vive e garantire lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura; per non parlare delle vaste colture vinicole dei due paesi, Francia e Italia, conosciute in tutto il mondo. Per quanto riguarda infine l’artigianato, tutti i siti che abbiamo nominato hanno un passato e un presente che guarda alle tradizioni come a continuo esempio e fonte d’ispirazione, prima fra tutte la moda, dalle scarpe alle cravatte, dall’alta Moda Italiana al Prêt-à-porter, e molto altro ancora! 

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