LA FORMULA E SOTTO I RIFLETTORI NEL PRINCIPATO

Di Romano Lupi

MONACO. L’E-Prix di Monaco si tiene in primavera sul leggendario circuito automobilistico nel cuore della città. La competizione riservata alle auto elettriche continua a dimostrare la crescente potenza di questa disciplina del futuro. Avendo un posto che conta per quanto riguarda il Campionato del mondo FIA di Formula E, Monaco e il suo E-Prix sono ormai essenziali per tutti gli appassionati degli sport motoristici di nuova generazione. Domani 27 aprile, l’edizione 2024 riunirà molti campioni della Formula E a Monaco quali Mitch Evans, Jean-Éric Vergne, Robin Frijns, António Félix da Costa, Stoffel Vandoorne come pure e’ assicurata la presenza  di Nyck de Vries: tra questi sportivi di alto profilo che sono tra i migliori nella classifica piloti del campionato del mondo, chi vincerà il trofeo monegasco si saprà soltanto domani, al termine della gara finale che inizierà alle 3 del pomeriggio, dopo le prove libere dalle 8 alle 10 e le fasi di qualificazione dalle 10,30 alle 11. Ma ecco qualche informazione su questo E-Prix di Monaco, la cui storia inizia nel  2015, quando la città monegasca fu scelta per comparire nel calendario della primissima stagione del Campionato Mondiale FIA ​​di Formula E. Quasi 10 anni fa, le corse automobilistiche monoposto elettriche erano agli albori, ma suscitavano già molto interesse. Il 9 maggio 2015 si svolse il primo E-Prix di Monaco, che era anche il primo sul suolo europeo. Alla competizione parteciparono dieci squadre, tra cui Renault, Virgin Racing, Audi e Venturi. Davanti a tribune piene, lo svizzero Sébastien Buemi (e.dams-Renault) vinse questo primo gran premio di corse elettriche a Monaco, il cui circuito urbano breve ed impegnativo, unito all’ aura del leggendario Gran Premio di Formula 1, con la Formula E acquista un carattere avveniristicodi grande valore, per la sua vocazione eco-sostenibile, e quindi doppiamente imperdibile. Immaginato da Jean Todt, ex direttore della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) e dall’imprenditore Alejandro Agag, il Campionato del mondo di Formula E è stato  infatti creato con l’obiettivo di aprire gli sport motoristici allo sviluppo sostenibile. I veicoli utilizzati sono quindi dotati di motore elettrico, un modo per ridurre l’impatto ambientale degli sport motoristici e promuovere veicoli a basse emissioni di CO2. Un’altra particolarità è che le vetture sono tutte dotate di pneumatici ibridi, progettati per tutte le condizioni atmosferiche e che  durante tutta la competizione viene utilizzato lo stesso set di pneumatici, un approccio rispettoso dell’ambiente. Anche se ovviamente la velocità della Formula E è inferiore a quella della Formula 1, l’intensità della gara non è meno bella. L’E-Grand Prix di Monaco 2024 lo dimostrerà ancora una volta; con i suoi 3,3 km di rettilinei veloci, curve ultra strette e chicane complicate, questo circuito sensazionale  regalerà grandi emozioni agli spettatori. Riprendendo questo percorso storico, l’E-Prix di Monaco si colloca sicuramente tra le principali competizioni automobilistiche. A differenza dell’evento del Gran Premio di Monaco di Formula 1 che si svolge nell’arco di 3 giorni, la competizione di Formula E a Monaco si svolge nell’arco di un solo giorno. Alle 8 iniziano le prove libere, due sessioni durante le quali i piloti provano gli assetti della propria vettura. Le loro esibizioni sono cronometrate ma non contano ai fini del risultato finale. A mezzogiorno è il momento delle qualifiche, durante le quali i piloti vengono divisi in quattro gruppi. Due giri del circuito permettono di distinguere i sei piloti che hanno realizzato il miglior tempo, selezionati per la Super Pole. Questa sessione di qualifica permette di determinare il più veloce: ottiene quindi la pole position, oltre a 3 punti aggiuntivi per la sua classifica nel Campionato del Mondo FIA (una particolarità della Formula E). Infine, intorno alle 15:30, è il momento della gara dell’E-Prix di Monaco. Durante questi 45 minuti + 1 giro, i piloti possono attivare la modalità Attack, che consente loro di recuperare 25 kW di potenza aggiuntiva rispetto ai 200 kW della modalità normale. Abbastanza per creare nuovi colpi di scena in gara. Gli E-Prix sono anche gare interattive poiché a cinque piloti viene assegnato un Fanboost, un aumento di potenza di 25 kW della durata di 5 secondi. Questo Fanboost viene votato dal pubblico sui social network della FIA, prima della gara automobilistica. Dovete sapere che per le prime edizioni il percorso scelto occupava solo una parte del circuito utilizzato per la Formula 1 dal 1929. Lungo 1.765 km, non erano compresi la salita a Mirabeau e il passaggio davanti al Casinò di Monte-Carlo. Le batterie delle auto coinvolte non erano abbastanza potenti per sostenere questa salita. Le linee di partenza e di arrivo furono mantenute e, in totale, il circuito contava 12 curve, tra cui quelle di Sainte-Dévote, de la Piscine e la Rascasse, tappe emblematiche del circuito di Monaco. In pochi anni l’evoluzione tecnologica delle auto elettriche è stata folgorante. Dal 2019, una nuova versione delle monoposto dispone di una batteria con capacità raddoppiata. Conseguenza: il comfort della corsa è notevolmente migliorato poiché i corridori mantengono lo stesso veicolo per tutta la durata della competizione. Le edizioni future annunceranno ancora più nuovi sviluppi tecnici, che sicuramente andranno ad  alimentare maggiore interesse per questo sport. Anche perche’ dal  2021, grazie all’evoluzione tecnica delle vetture, il percorso è quasi identico a quello della Formula 1. I piloti di Formula E trovano quindi il passaggio davanti alla mitica Place du Casino e l’attraversamento del tunnel, il tratto più lungo e più veloce sul circuito. Infine, tutti i bar e i ristoranti del Resort accolgono i visitatori di passaggio nel Principato durante la corsa. Il Café de Paris Monte-Carlo, di fronte alla Place du Casino, e il bar La Rascasse sono tra i locali più frequentati durante i principali eventi motoristici di Monaco. Le loro terrazze sono infatti molto vicine al circuito. Per un pasto gourmet, anche il Louis XV – Alain Ducasse*** dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo o il Pavyllon Monte-Carlo, ristorante di Yannick Alléno* dell’Hôtel Hermitage Monte-Carlo sono davvero in pole position, abbastanza per vibrare al ritmo della corsa.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: