SBM SOSTIENE IL FUTURO IN DUE SETTORI DELLA RSE

Di Romano Lupi

Dopo aver chiarito che le lettere RSE significano in francese Responsabilité Sociale et Environnementale, sigla corrispondente in italiano alle sigle CSR e RST (rispettivamente la Responsabilità Sociale e quella del Territorio), riportiamo volentieri due comunicati che ci sono giunti ultimamente da parte da Eric Bessone. Nato a Monaco da padre italiano e madre monegasca, dopo aver vissuto a lungo in Libano, Eric è residente a Monaco ed è da parecchi annni il Responsable Relations Presse & Influence Senior  Monaco, Italia e medio-Oriente, presso la Monte-Carlo Société des Bains de Mer. Il suo primo comunicato riguarda la inusuale siccità che ha interessato l’Europa nel 2023 e, per quanto riguarda il Principato di Monaco, in particolare il comune di Roquebrune-Cap-Martin e il Domaine d’Agerbol, azienda agricola affacciata sul Principato che rappresenta dal 2011 l’orto biologico del Monte-Carlo Beach, il resort che ricava da lì la sua frutta e verdura di stagione, con un approccio decisamente locale, davvero a km zero! Ebbene, con il contributo di Monte-Carlo Société des Bains de Mer, oggi l’acqua scorre in abbondanza nella tenuta di Agerbol!  Ma eccovi la storia di questo meritevole intervento: all’inizio di agosto, la situazione si annuncia drammatica, come riportato da Nice-Matin attraverso la denuncia della signora Anna Ferrari, proprietaria assieme al marito Virginio delle tenuta. “Una lunga lotta contro la siccità che questa estate è diventata insostenibile.” Affermano i due giovani agricoltori, sostenendo che, negli anni, i ripetuti episodi hanno provocato il prosciugamento delle sorgenti che scendono dal Mont Agel e l’interruzione dell’irrigazione naturale dei terreni agricoli situati a valle della vetta prealpina. Situato su questi terreni tra i 430 e i 490 metri sul livello del mare, il Domaine d’Agerbol essendone  direttamente interessato, Anna e Virginio Ferrari chiedono e finalmente ottengono dal comune l’allacciamento idrico, che i loro appezzamenti non hanno mai avuto prima. Uno sforzo finanziario non indifferente per un’azienda agricola a misura d’uomo attende però i proprietari, perche mancano il booster, la pompa e il serbatoio necessari ad un terreno coltivato tutto a terrazze. Troppi investimenti per la coppia di agricoltori, che innaffiano praticamente a mano, finchè l’impegno profuso diventa impossibile. Ebbene, la Monte-Carlo Société des Bains de Mer ha risposto prontamente all’appello del Domaine d’Agerbol, finanziando l’installazione di un sistema di irrigazione modernissimo. Un approccio per sostenere l’approvigionamento locale che il Gruppo desidera preservare e rafforzare, sotto l’impulso della sua nuova governance, affinché Monte-Carlo Société des Bains de Mer diventi una destinazione leader sostenibile e responsabile. Il Monte-Carlo Beach Management ha deciso rapidamente di farsi carico di questi sviluppi sostenibili, per garantire la sostenibilità della zona e dell’attuale partenariato, con conseguenze positive sull’economia circolare. “Con l’approvvigionamento idrico della rete, il territorio sarà salvato, la sua produzione sana continuerà, o addirittura si svilupperà, e si creeranno sicuramente posti di lavoro”, precisa la Direzione del Monte-Carlo Beach. Un sollievo per i giovani e appassionati coniugi Ferrari, che adattano la loro produzione alle esigenze del Monte-Carlo Beach, così come per lo stabilimento che ha stretto questa partnership duratura dieci anni fa, per sviluppare l’offerta biologica del celebre ristorante stellato Elsa. Si tratta di un ulteriore impulso alla RSE (Responsabilité Sociale et Environnementale) di Monte-Carlo Société des Bains de Mer quello che che ha visto Stéphane Valeri, vicepresidente della Monte-Carlo Société des Bains de Mer, rispondere senza esitare a questo accorato appello. La RSE sostenuta da Virginie Cotta, Segretaria Generale, è un pilastro della sua tabella di marcia. Entrambi si sono recati al Domaine d’Agerbol il 29 settembre, accompagnati da Danièle Garcelon, Direttore generale del Monte-Carlo Beach, Emmanuel Taillandier, Vicedirettore, Eva Elmshauser, Responsabile di progetto per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile e Pascal Garrigues, Executive Chef del Monte -Carlo Beach, per confermare il sostegno della SBM alla produzione biologica e in cortocircuito del Domaine d’Agerbol. I terreni che costituiscono attualmente la proprietà sono stati acquistati progressivamente. Al tempo, si trovavano in uno stato di totale abbandono, completamente devastati da un incendio nel 2007. Tenendo conto del microclima di questo territorio, i Ferrari si sono impegnati a ripopolarne la flora specializzandoci in piante ornamentali, piante aromatiche e officinali, orticoltura e alberi da frutto. Ad oggi, sono stati piantati più di 2500 arbusti e alberi seguendo la logica della coltivazione biologica ma una miriade di altre specie vegetali crescono in modo spontaneo in questo terreno: in particolare mirto, ma anche finocchio selvatico, rosmarino, alloro, timo, fichi, lentisco, cisto, asparago selvatico, Phyllirea angustifoglia e molte altre. L’ obiettivo è quello di ricreare la flora e la fauna originarie di questo territorio. favorendo le specie autoctone destinate all’uso ornamentale ma anche le piante officinali per la trasformazione in oli essenziali e tisane e qualche pianta esotica perfettamente compatibile con questo clima particolare. Tutte le produzioni del Domaine d’Agerbol sono rigorosamente biologiche, con certificazione Ecocert (piante ornamentali comprese) fin dal 2011. https://it.domainedagerbol.bio/

Diverso ma non meno interessante, il secondo comunicato che riguarda lo sport, settore nel quale Monaco è all’avanguardia, tanto da meritare l’accesso alla nomina di Capitale dello sport 2025, come potete leggere diffusamente nell’articolo del nostro esimio collaboratore Nicola Tavoletta, che abbiamo pubblicato il 15 novembre sorso. Infatti, al fine di associare i propri valori a quelli dell’atletica di alto livello, tra impegno individuale e spirito di squadra, puntando sempre più in alto per elevare il proprio livello di prestazione, Monte-Carlo Société des Bains de Mer ha firmato la convenzione a favore di Téo Andant, alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II, di Stéphane Valeri, Vicepresidente della Monte-Carlo Société des Bains de Mer e di S.E. Bernard Fautrier, Vicepresidente della Federazione Monegasca di Atletica, per sostenere le eccezionali prestazioni del giovane atleta, vicecampione del mondo nella staffetta 4X400m. Téo Andant  è nato a Mentone il 21 luglio 1999 ed è un velocista e mezzofondista specializzato nei 400 metri. Ora che rappresenta l’ AS Monaco, il giovane atleta ha confidato di essere “esaltato e pronto a dare il meglio” per  aggiungere altri traguardi al suo già ragguardevole palmares. Le sue migliori affermazioni personali sono state medaglia d’oro, primo posto nella Staffetta 4×400 a Tallinn nel 2021; medaglia di bronzo, terzo posto Staffetta 4×400 m di Monaco 2022 nei Campionati Europei Indoor; medaglia d’argento, secondo posto Staffetta 4×400 m Istanbul 2023, ai Campionati Europei Under 23, e medaglia d’argento, secondo posto Staffetta 4×400 ai Campionati Europei a Budapest 2023. All’aperto questi sono i suoi record nei 200 metri,  21 secondi e 46  a Bondoufle nel 2018, a soli 19 anni; nel 2021 ha percorso gli 800 metri in 1minuto,51 secondi e 69 centesimi a L’Étang-Salé e nei 400 metri ha riportato 45 secondi e 81 a Marsa – (Malta) nel 2023. Infine, indoor ha percorso i 400 metri in 46 secondi e 63 ad Aubière nel  2023. Vera regina delle Olimpiadi, l’atletica riesce a coinvolgere anche i profani della disciplina con i suoi record, anche se spesso i grandi risultati si realizzano nei meeting invece che nelle grandi occasioni. La gara più seguita è sicuramente quella dei 100m, nella continua ricerca del superamento di un limite, ogni volta ritenuto imbattibile. Le gare sono i 100m, 200m, 400m, staffette 4x100m e 4x400m, corse a ostacoli 110m e 400m maschili, e 100m e 400m femminili. Partendo dai blocchi,  le gare si svolgono nel seguente modo:  n giudice preposto a tale scopo (lo starter) deve dare agli atleti i comandi per la partenza:1) “ai vostri posti”: gli atleti si sistemano con i piedi sui blocchi, un ginocchio a contatto con il terreno e le mani dietro la linea di partenza.2) “pronti”: gli atleti si alzano da terra, mantenendo i piedi sui blocchi e le mani dietro la linea di partenza. 3) il colpo di pistola che da il via agli atleti. Durante la gara gli atleti devono correre all’interno della propria corsia, pena la squalifica. Gli atleti non possono in alcun modo toccarsi od ostacolarsi uno con l’altro, pena la squalifica. Nella staffetta il passaggio del testimone avviene nella zona di cambio (20 m) pena la squalifica della squadra. Nella corsa dei 100 metri, visto che non ci sono curve da compiere gli atleti partono tutti sulla stessa linea. Nelle corse di 200 e 400 metri, poiché si svolgono anche in curva, viene assegnato alle corsie più esterne il cosi detto “decalage”, cioè la partenza più avanzata di alcuni metri rispetto le corsie più interne, in modo che ogni atleta possa percorrere una distanza uguale indipendentemente alla corsia in cui si trova. Fino al 2002, un atleta che si rendeva colpevole di una falsa partenza riceveva un’ammonizione: alla seconda falsa partenza individuale lo sprinter veniva squalificato. Dal 1° gennaio 2003, invece, l’ammonizione diventava collettiva: la seconda falsa partenza, a prescindere da chi avesse effettuato la prima, valeva la squalifica. Questa regola molto criticata è nuovamente cambiata. Dal 1° gennaio 2010 la partenza anticipata vale la squalifica immediata. La staffetta si basa sia sulla velocità dei componenti sia sulla loro coordinazione nel passaggio del testimone. La strategia più comune nella staffetta con quattro persone è mettere il più veloce come ultimo staffettista, il secondo più veloce come primo, il terzo più veloce come secondo e quello più lento come terzo. Il regolamento prevede che il testimone (bacchetta cilindrica) che gli atleti della staffetta si scambiano deve essere lungo 30 cm e con un peso di 50 g. Ciascun corridore deve passare il testimone al successivo entro una zona delimitata della pista, di solito contraddistinta da alcuni triangoli. Il secondo corridore quando aspetta il testimone si posiziona in un punto studiato in allenamento e al momento opportuno, deciso insieme all’allenatore ed agli altri compagni, inizia a correre. Dopo alcuni passi, quando cioè il compagno dovrebbe essere abbastanza vicino, allunga indietro il proprio braccio ed allarga la mano in modo che il corridore precedente possa passargli il testimone. Di solito il secondo staffettista viene avvisato dal compagno che lo precede con un grido, in modo che sappia quando poter chiudere la mano e partire. Nella media e lunga distanza i corridori hanno il tempo di girare la testa per vedere la posizione del compagno e sapere quando poter afferrare il testimone senza rischiare di farlo cadere. La staffetta 4×100 viene disputata da 4 atleti per squadra. Ogni frazionista percorre 100 m prima di dare il cambio al compagno. Il cambio si effettua con il passaggio del testimone che avviene nella zona di cambio — 20 m — pena la squalifica della squadra. Chi riceve il testimone può iniziare a correre 10 m prima, nella zona di precambio. Ogni squadra deve concludere la gara nella stessa corsia occupata al momento della partenza. Il 1° frazionista percorrerà i primi 100 m in curva; il 2° i 100 m del rettilineo opposto a quello d’arrivo; il 3° la seconda curva; l’ultimo, il rettilineo finale. Nella staffetta 4×400 ogni frazionista percorre un giro di pista prima di passare il testimone al compagno. Anche in questo caso il cambio avviene in uno spazio di 20 m. Il 2° frazionista, dopo aver percorso la prima curva, può abbandonare la corsia assegnata alla sua squadra, cioè la corsia più interna. Gli ultimi 2 frazionisti, in attesa del cambio, si dispongono dall’interno all’esterno della pista, secondo le posizioni acquisite in gara dalle varie squadre a 200 m dall’arrivo. A questo punto, anche se le posizioni cambieranno negli ultimi metri, l’assetto dei frazionisti in attesa non potrà più essere modificato. A differenza della 4×100, nella 4×400 i concorrenti non possono cominciare a correre al di fuori della zona di cambio. Una squadra può essere squalificata per i seguenti motivi:  perdita del testimone – errore nel passaggio del testimone – alla seconda falsa partenza o alla prima se un corridore ne ha già fatta una – disturbo di un altro corridore – impedimento del passaggio del testimone di un’altra squadra – uscita dalla propria corsia o altri danneggiamenti agli avversari.  

Eric Bessone – Responsable Relations Presse & Influence Senior Monaco, Italie, Moyen-Orient – T. +377 98 06 63 62 – E.Bessone@sbm.mc

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