By Elena Chiella
EN
On a humid evening in Shanghai, under the bright lights of the Qizhong Forest Sports City Arena, Valentin Vacherotachieved the greatest victory of his career — and perhaps one of the most remarkable moments in Monegasque sporting history. Ranked world No. 204, the 25-year-old from Monaco stunned the tennis world by defeating Denmark’s Holger Rune, world No. 11 and one of the brightest stars of the new generation, to reach the semifinals of the Rolex Shanghai Masters.
What began as a dream run through the qualifiers has turned into a statement of intent. Vacherot entered the court against Rune with nothing to lose — yet from the first points of the second set, after dropping the opener 2-6, he found his rhythm. With fearless aggression from the baseline and remarkable composure on serve, he turned the match into a mental duel. Rune, frustrated and increasingly impatient, found himself outplayed by the consistency and clarity of a man who, just a year ago, was competing mainly on the Challenger Tour.
In the decisive moments, Vacherot’s poise stood out: at 5-4 in the third, he served for the match with calm precision, sealing victory 2-6, 7-6(4), 6-4 after nearly two hours and twenty minutes of battle. The crowd, initially subdued, rose to applaud a player few had heard of before that night.
This wasn’t just a shock result — it was a revelation. Trained at the Monte-Carlo Country Club, where legends like Novak Djokovic and Rafael Nadal often prepare for the clay season, Vacherot embodies the principality’s understated elegance and quiet determination.
Now on the verge of entering the ATP Top 100, he carries the hopes of Monaco on his shoulders. His path in Shanghai — from the qualifiers to the semifinal — has already become a tale of resilience and belief. Facing Novak Djokovic next, Vacherot knows he is the underdog once again. But as Shanghai has shown, underestimating him is a mistake no one should make twice.
IT
Valentin Vacherot sorprende Rune a Shanghai: il monegasco che sta riscrivendo la storia del tennis
In una serata umida di Shanghai, illuminata dai riflettori della Qizhong Forest Sports City Arena, Valentin Vacherot ha scritto una pagina indimenticabile per il tennis e per Monaco. Numero 204 del mondo, il venticinquenne monegasco ha sconfitto il danese Holger Rune, numero 11 del ranking ATP e astro nascente del circuito, conquistando una storica semifinale al Rolex Shanghai Masters.
La sua avventura era iniziata nelle qualificazioni, senza pressioni e senza aspettative. Ma contro Rune, Vacherot ha mostrato la maturità e la lucidità di un veterano. Perso il primo set 2-6, ha alzato il ritmo e ha iniziato a comandare gli scambi con un tennis aggressivo ma disciplinato, fatto di colpi profondi e cambi di ritmo improvvisi. Rune, noto per la sua intensità e il suo carattere focoso, ha progressivamente perso il controllo del match di fronte alla freddezza del monegasco, che nel tie-break del secondo set ha giocato con una precisione chirurgica, imponendosi 7-6(4).
Nel terzo set, Vacherot ha continuato a spingere, mantenendo la calma nei momenti decisivi. Sul 5-4, chiamato a servire per il match, non ha tremato: un ace e due vincenti consecutivi gli hanno regalato la vittoria più importante della carriera (2-6, 7-6, 6-4). Alla fine, il pubblico si è alzato in piedi per applaudire un giocatore che, fino a poche settimane fa, era quasi sconosciuto al grande pubblico.
Il trionfo su Rune non è solo un exploit sportivo: è il simbolo della determinazione di un atleta cresciuto lontano dai riflettori, ma con la passione e la disciplina che caratterizzano il Principato di Monaco. Formatasi al Monte-Carlo Country Club, culla del tennis d’élite, la sua carriera è un esempio di pazienza e tenacia.
Grazie a questo risultato, Vacherot è destinato a entrare per la prima volta tra i Top 100 ATP, un traguardo storico per il tennis monegasco. E ora, con la semifinale contro Novak Djokovic alle porte, affronta la sfida più grande con la stessa serenità che lo ha portato fin qui. Qualunque sarà l’esito, a Shanghai il mondo ha scoperto un nuovo volto del Principato: quello di un campione silenzioso, ma capace di far rumore.
